Sunday, March 25, 2012

Empatia, fortuna che c'e'

Malpensa, 25 marzo 2012.

Eppure ci avevo fatto attenzione! Avevo controllato, speso del tempo per valutare e scegliere facendo il check-in online. 350euro per quasi 15 ore di volo, un boeing 777 della Singapore Airline… mi bastava che decollasse e atterrasse, che il pilota avesse anche solo la patente B. Nessuna pretesa, davvero. E invece… lusso sfrenato! Il miglior aereo su cui sia mai salita! Bello da disorientare, che mentre avanzi lungo il corridoio ti chiedi quando finira’ la business class e invece sei gia’ in economy. Cerco il mio posto… 32K… 32K… mi siedo, guardo fuori. L’ala, merda! L’ala!! Eppure ci avevo fatto attenzione, avevo controllato! Era sbagliata la piantina dell’aereo o hanno spostato l’ala? No, vorrei capire, perche’ ogni volta… va be’.
Abbandono l’immagine sognata di me che guardo fuori dal finestrino la terra allontanarsi, con la mente gia’ proiettata nella dimensione del viaggio, un’eroina moderna felice, fresca e libera. Macche’. Ho le braccia piene di lividi per gli scatoloni spostati ieri, le occhiaie per il poco sonno e  gli occhi gonfi dal pianto. Inoltre tracce di betadine e un lieve ematoma sul braccio per essermi prestata come cavia ad un incannulamento venoso. Altro che eroina moderna, sembro un’eroinomane. Non ho mai visto nessuno piangere ai gate, non ci ho mai fatto caso. Eppure qualcuno lo fara’. Oggi e’ toccato a me. Non sono triste, assolutamente, e’ solo che tutti questi saluti, questi abbracci, un po’ mi han commossa. Certo che se uno parte non gli si dice “Crepa!”, lo so che e’ normale che siano tutti carini, ma per ogni dispiacere sincero mi sono commossa.
Discutere della decisione di partire e’ stata l’occasione per condividere riflessioni sulle scelte di vita in generale. E ora, anziche’ l’euforia per la liberta’ che ho deciso di concedermi, provo un senso di pesantezza per quella che altri si sentono mancare (“concedermi”, ho proprio sbagliato verbo). Mi son resa conto di aver assorbito eccessivamente.
Ad ogni modo: schienali alzati, cinture allacciate, telefoni spenti e finestrini aperti che il pilota possa guardare fuori mentre fa manovra… e siam partiti! Ora hostess bellissime distribuiscono accessori e cibarie varie e io inizio a sintonizzarmi su frequenze piu’ leggere: Prima classe, ma e’ uno sballo! Spremute d’arancia in bicchieri di cristallo… Troppo leggera? Willy, Willy, scommetto che lui non aveva il problema dell’ala.

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