Partiamo dal presupposto che il rappresentante ritratto nell’immagine
e’ stato scelto in seguito ad una severa selezione che ha permesso di
individuare un soggetto qualificato come lussuoso rispetto alla media.
Questo in rispetto degli osservatori. Ci tengo comunque a segnalare che
il qui presente non e’ che uno dei tanti esemplari, tutti simili, ma
ognuno unico a modo suo. Vediamo in cosa analizzando piu’ attentamente i
dettagli.
Riguardo al corpo centrale, ben noto a tutti, non ho nulla da dire, se non che si trova spesso anche la versione a turca.
Sulla destra e’ possibile apprezzare lo sciacquone manuale. Qualcuno
mi fara’ notare che l’elemento centrale e’ provvisto di sciacquone
incorporato… vero. Ma non funziona. Per cui in questo caso specifico la
vaschetta ha valore puramente estetico. In altri casi proprio non c’e’.
Lo scodellino verde serve chiaramente per versare l’acqua contenuta nel
secchio nello scarico. Sorvolerei sulle diverse variabili da cui dipende
il numero di scodellate necessarie ad ottenere un risultato efficace;
credo influisca in qualche modo anche l’altezza da cui si versa l’acqua,
ma non ho ancora approfondito. Il secchio puo’ essere sostituito da
piu’ eleganti vasche in muratura. Ah, in questa foto non compare, ma in
genere c’e’ un rubinetto basso con cui e’ possibile ripristinare l’acqua
utilizzata.
All’estrema sinistra, ecco la vera causa delle mie elucubrazioni
mentali: la carta igienica. Si’, si’, proprio quel coso, quel tubo con
un rubinetto in cima, altro non e’ che la carta igienica. Premendo una
sorta di interruttore, quell’apparentemente innocuo tubicino eroga acqua
con la potenza di un idrante. Cofesso di averlo piu’ volte utilizzato
per lavarmi, perche’ quando la pressione dell’acqua e’ cosi’ bassa da
farla uscire a gocce dalla doccia e dal lavandino, la carta igienica e’
l’unica che mantiene inspiegabilmente un getto potentissimo. Questo
complica notevolmente le cose durante l’utlizzo. Ed e’ qui che mi
sorgono i dubbi: cioe’, come… dove… voglio dire: il fatto e’ che
comunque si orienti li getto, si finisce per fare un disastro che rende
poi umiliate l’uscita dal bagno, con tutti i vestiti fradici e lo
sconforto in viso… io ho rinunciato. Ecco, l’ho detto, a costo di
passare per quella che va dall’altra parte del mondo per fare
esattamente cio’ che faceva a casa, lo dico e lo ribadisco: io uso
occidentalissima carta igienica di carta. Proprio oggi ho finalmente
trovato delle istruzioni semplici semplici su come utilizzare la carta
igienica asiatica.
Be’, sono falsita’! Sono un documento privo di fondamento
scientifico. Primo perche’ la carta di carta bisogna procurarsela.
Secondo perche’ e’ impossibile che lo spruzzo orientato in quella
maniera vada a colpire le parti anatomiche interessate. E terzo perche’,
diamine, qualcuno l’avra’ anche messo in ghingheri e incorniciato, ma
rimane pur sempre un castoro.
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