“Hallo?”
“C’est moi”
“Niki, speravo proprio che mi chiamassi!”
“Cosa ti e’ sucesso alla voce?”
“Ah, ieri mi sono svegliata senza voce, ma ora va meglio…”
“Capita. Perche’ speravi che ti chiamassi?”
“Cosi’, mi annoiavo… Sei sempre li’…?”
“Sono sempre in Cambogia, si’, ma tra poco vado in Vietnam con uno dei ragazzi con cui sto viaggiando ultimamente”
“Ah, il francese!”
“Francese? No, quale francese?”
“Quel ragazzo francese simpatico…”
“Ma no, mamma, era tre mesi fa! Te l’ho detto, sto viaggiando con uno spagnolo, un americano e c’era anche…”
“Ah, non e’ piu’ con te il francese? Peccato!”
“Perche’ peccato?”
“Era simpatico”
“Ma se non lo conosci!”
“Ci hai fatti parlare al telefono”
“Solo un volta…”
“Be’, era simpatico”
“Ma ci hai parlato per meno di un minuto!”
“Se non era sipatico perche’ viaggiavi con lui allora?”
“… ok, ok, era simpatico, era simpaticissimo…”
“E questo ragazzo parla fracese?”
“No, parla solo inglese, e’ americano. Voui che ti passi anche lui? Magari ti sta simpatico…”
“No, ho la voce brutta adesso. Chiamami la prossima settimana, che mi torna la voce”
“Quando posso ti chiamo, ok? ”
“Va bene. E ricorda le mie monetine!”
“Si mamma, mi ricordo…”
“Ok. Ciao!”
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