Melbourne, 10 Febbraio 2014
Da poco piú di un mese é entrata a far
parte di questa casa e del mondo la
figlia nuova di zecca dei miei coinquilini. E io sono stata eletta
addormentatrice ufficiale.
Quando la sua mamma è occupata e la
piccina richiede attenzioni, me la prendo in braccio e la coccolo. Con la testa
sul mio petto, tra cuore, respiro, calore e vibrazioni della voce, mentre
passeggio avanti e indietro, la piccola cino-peruviana si addormenta sulle note
delle ninnananne congolesi che mi cantava mia madre. Poi la sera mi metto la
divisa e vado a lavoro in ospedale. E penso: che ridere se si facesse lo stesso
con gli adulti, se fosse una professione... se si usassero le coccole di un altro
essere umano per triggerare la produzione di tutte quelle sostanze magiche che
ci allentano dentro.
L’agenzia mi chiamerebbe: “Pronto, Nicole?
Ho un turno da coprire questa notte: San Vincenzo, reparto 2 Est dalle 21.00” “Vado!”
Poi in reparto: “Buonasera, sono Nicole,
dall’agenzia TalDeiTali” “Oh, meno male! Dunque, ti dico subito che sará una
nottata piena: c’è da addormentare il signore del letto 17, che soffre di
insonnia, poi la signora del letto 4 che questa sera è un po’ tesa; magari
comincia da lei, che domattina deve alzarsi presto per un esame...”
Andrei dalla signora: “Buonasera! Come si
sente? Preoccupata per l’esame di domani? Adesso la aiuto io a riposarsi... se
mi fa un po’ di posto nel letto... ecco brava, meglio su questo lato, cosí mi
sente meglio il cuore... poggi pure la testa qui, non mi pesa... come va? Giá meglio,
vero?”
Poi sguscerei via da sotto le lenzuola e
andrei dal signore del letto 17: “Buonasera! Scusi se l’ho fatta aspettare ma
ero impegnata con un’altra paziente. Allora, proprio non ne vuole sapere
Morfeo? Non si preoccupi: so una ninnananna congolese che fa miracoli! Mi
faccia posto...”
Bebè,
nani a beti yo?
Loba
na nga, na nako zongisa!
Yo
moko o tutani na zolo a Tin Tin?
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